Arcieri
La Compagnia degli Arcieri, durante ogni rievocazione, fa rivivere le atmosfere del Rinascimento Italiano portando sulla scena, appassionanti gare in costume sullo sfondo delle più belle città italiane. Tra i soci fondatori della C.A.S.T., la compagnia partecipa a numerose manifestazioni storiche in diverse città d’Italia, sempre con brillanti risultati, sia nelle manifestazioni a squadre che in quelle individuali.
Gli archi utilizzati, sia quelli storici del periodo medioevale che quelli tradizionali, sono fedelissime ricostruzioni di quelli del tempo. Nel primo caso, le armi sono ricavate da doghe stagionate di legno, lavorate con le tecniche degli antichi mastri; nel secondo caso vengono ricavati dall’unione di diverse tipologie di legno, in grado di conferire elasticità, resistenza e potenza. Anche le frecce ricalcano con precisione quelle del tempo: realizzate in legno, sono dotate di ali di piuma d’oca e punte di ferro battuto.
Gli Arcieri dell’Oca rievocano una gara di tiro storico, in costume, particolarmente affascinante. La gara si svolge interamente all’interno dei centri abitati delle città che partecipano all’evento, e si snoda tra le vie, le torri, i contrafforti e le rocche medievali dislocati in diversi punti del centro storico. I bersagli sono costituiti da piatti, mele, candele, sagome di animali e fantocci, in modo tale da riprendere al meglio le scene di caccia e quelle di battaglia; vengono posizionati secondo un particolare itinerario che percorre i punti più belli ed affascinanti di ogni città.
Imperdibile è, inoltre, lo spettacolo di tiro con l’arco in costume, organizzato insieme alle altre compagnie storiche, balestrieri, tamburini e chiarine comunali. Questo particolare spettacolo comprende appassionanti scene di battaglia, tiri di squadra o individuali, con frecce incendiarie, che caleranno gli spettatori in un’atmosfera incredibilmente suggestiva.
Balestrieri
La compagnia dei Balestrieri dell’Oca di Cagli nasce nel rispetto dei criteri storici e delle numerose testimonianze che rendono certa la presenza della balestra nel territorio. Un’importante conferma di questa teoria la fornisce la figura di Accorsoli Annibale, che, nel XV secolo, combatté a cavallo alla guida dei balestrieri alla corte di Federico da Montefeltro, duca di Urbino.
La balestra antica manesca rappresenta una vera e propria opera d’arte nell’incisoria artigianale: in antichità, quest’arma era persino in grado di decretare le sorti di una battaglia. Utilizzata senza alcun appoggio, la balestra manesca, è costituita essenzialmente da tre elementi: un arco, un meccanismo di sgancio e un meccanismo di mira. L’arco rappresenta, senza alcun dubbio, l’elemento più importante dell’arma, quello che ne determina l’efficacia, la potenza e la precisione.
La tipologia di legno utilizzato per realizzare il fusto, unitamente ai decori e agli intarsi presenti sul corpo dell’arma, fanno della balestra un vero capolavoro di arte incisoria artigianale.
La compagnia dei Balestrieri dell’Oca, grazie alle affascinanti esibizioni che propone, mostra tutte le potenzialità della balestra, mettendo ampiamente in evidenza tutta la sua assoluta precisione e la sua grandissima potenza di tiro.
Le sfide rinascimentali vengono rappresentate nel modo più fedele possibile: le appassionanti scene di battaglia e le dimostrazioni di abilità e di precisione con il “tasso del balestriere“, i tiri di gruppo o individuali e il lancio di frecce incendiari, sono in grado di tenere gli spettatori con il fiato sospeso e di calarli nelle suggestive atmosfere dell’epoca.
I balestrieri sono iscritti alla LITAB (lega italiana tiro alla balestra) e sono campioni d’Italia 2005 / 2012 / 2014 per la gara a squadre.
Tamburini
L’atmosfera rievocativa del Palio dell’Oca è da sempre annunciata dalle compagnie dei tamburini che, con i loro ritmi suggestivi, riescono a dar vita al corteo, è indubbio che senza la loro maestria non si creerebbe un adeguato spirito festivo.
Sono proprio loro che, vestiti con i colori del quartiere di appartenenza, annunciano a suon di percussioni, con battenti e bacchette in legno, l’arrivo di ogni contrada. La figura dei tamburini, unitamente a quella delle chiarine, costituiscono la parte musicale del corteo storico, il loro ruolo è quello di scandire il tempo con ritmi ben precisi, accompagnandolo nei passaggi delle varie vie del centro storico di Cagli.
Gli elementi all’interno di ogni gruppo dei tamburini variano da dieci a tredici; fin da giovani hanno imparato a suonare ed amare il tamburo e farne del suo suono un ricordo emozionante e indelebile.
Suggestivi echi riemergono dal passato. Suoni profondi si diffondono in seguito agli energici colpi che le bacchette assestano sulle pelli dei tamburi. Gli spettatori odono i ritmi travolgenti e rimangono piacevolmente ammaliati dalla potenza del suono espresso dai musici.
I tamburi annunciano per tutta la durata della manifestazione, il passaggio dei figuranti e l’arrivo dei valorosi paggi giocatori che onoreranno il nome del proprio quartiere; le loro cadenze ritmiche vengono ripetute più volte, annunciando l’imminenza della festa e richiamando l’attenzione dei visitatori.
Il rullo dei tamburi, l’emozione che cresce, il centro storico che si riempie, l’eco che rimbalza nella mente e nel cuore di chi assiste alla rievocazione, permette di passare due giorni magici sospesi nel tempo, in un borgo ricco di storia.